PALAZZO PUCCI
Palazzo Pucci è uno dei palazzi storici di Firenze, costruito nel XVI secolo, e si trova a pochi passi dal Duomo. L’edificio occupa l’intera via ed è composto da tre cortili interni, che ne delimitano il perimetro. Il primo è l’abitazione della famiglia Pucci, quello più esterno, appartiene invece all’Arcidiocesi di Firenze, mentre la parte centrale, la più antica, offre ai suoi visitatori affreschi, sculture e tele di artisti. Tutto ciò ha contribuito a rendere Palazzo Pucci un posto di rilevanza per gli amanti dell’arte che passano per il capoluogo toscano. All’interno di questo viaggio nella storia di Firenze troverete nella vostra strada Cantina de’ Pucci, il nostro ristorante. È sufficiente scendere alcuni gradini all’ingresso del palazzo per essere accolti all’interno del nostro locale.
STORIA DELLA CUCINA FIORENTINA
Firenze, la culla del rinascimento, ha da sempre portato con sé antiche tradizioni culinarie in giro per l’Europa e non solo. Ci sono innumerevoli storie al riguardo: a cominciare da Caterina de’ Medici che, promessa in sposa al Principe Enrico d’Orleans, portò a Parigi gli aromi e i piatti che sono entrati nella tradizione culinaria francese:
la salsa colla (béchamel), la zuppa di cipolle (soupe d’oignons), le pezzole della nonna (crépes alla fiorentina), la lingua in dolce e forte, il fegato farcito, i carciofi di cui era ghiottissima, i vari tipi di frittata (omelettes) e tante usanze, tante specialità: fra queste il papero al melarancio (canard à l’orange) diventando, così, il piatto dei piatti alla Corte.
Anche la storia della Bistecca alla Fiorentina, regina del nostro menù, ha una tradizione che risale al tempo della famiglia Medici. In occasione di San Lorenzo, il 10 agosto, la città veniva illuminata dalla luce di grandi falò, dove venivano arrostite grosse quantità di carne di vitello. Si narra che alcuni cavalieri inglesi, a cui venne offerta la carne arrostita sui fuochi, la chiamarono nella loro lingua beef steak riferendosi al tipo di carne che stavano mangiando. Da qui, una tradizione adattata alla lingua corrente creò la parola bistecca che è giunta fino ai giorni nostri.